Corsi

 

Corsi di approfondimento

L’associazione Kalyanamitta organizza corsi di approfondimento sui temi  della meditazione e della cultura e filosofia Buddhista. 

Da questa pagina è possibile accedere direttamente ai contenuti delle singole iniziative

Corso Dhātuvibhaṅgasutta di Giuliano Giustarini

L’essenza degli insegnamenti del Buddha così come trasmessi da testi antichi e tradizione viva è evidentemente pratica, nelle finalità (la liberazione della mente propria e altrui in vari gradi) e nei mezzi (pratiche cognitive, etiche e meditative). Tuttavia, la stessa prassi contemplativa non si colloca in un vacuum ontologico ma al contrario si coniuga con una precisa rappresentazione di ciò che è. La descrizione della mente e della realtà è non solo il frutto di una visione depurata per mezzo di un lavoro morale e introspettivo, ma anche un insegnamento che forgia e dirige questo stesso lavoro. In altre parole, la pratica determina la visione della realtà e la visione della realtà determina la pratica. Per esempio, l’osservazione di un oggetto con una mente in varia misura stabilita nella concentrazione e spogliata degli impedimenti permette di vedere quello stesso oggetto come intrinsecamente impermanente (anicca), insoddisfacente (dukkha) e privo di un sé separato, solido (anattā); allo stesso tempo, l’insegnamento secondo cui tutte le formazioni (saṅkhāra) sono impermanenti, insoddisfacenti e prive di un sé alimenta quella stessa focalizzazione e chiarezza della mente necessaria alla pratica contemplativa.

Il praticante “fa” la filosofia, il filosofo “fa” la pratica.

All’interno dei discorsi del Buddha conservati in lingua pāli, il Dhātuvibhaṅgasutta si presenta come un privilegiato punto di partenza per questa esplorazione della realtà, offrendo ai discepoli un sintetico ma meticoloso atlante del conoscibile che, in virtù della stretta relazione con gli altri insegnamenti del Buddha, si rivela un prontuario della pratica contemplativa e del sentiero di liberazione in cui essa si colloca.

Nel corso si è letto e commentato  il Dhātuvibhaṅgasutta confrontandolo con altri Sutta come il Mahāhatthipadopamasutta, il Mahārāhulovādasutta e il Satipaṭṭhānasutta.

Ci sono stati incontri con Ajahn Chandapalo abate del Monastero Buddhista Theravada Santacittarama,  e con Prof. Mattia Salvini, Professore di Lingua e Letteratura Sanscrita e di Buddhismo Mahāyāna presso lInternational Buddhist College in Thailandia.

 👉 Ulteriori informazioni e materiali sulla pagina del corso

DOCENTI

Tutti i docenti dei corsi sono qualificati quali insegnanti di meditazione o esperti accademici. E’ possibile vedere l’elenco degli insegnanti dalla pagina specifica. 

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In loro non c’è accumulo. Di coloro che conoscono la misura nel cibo,

la cui sfera è il vuoto, il senza-segno, l’affrancamento,

di questi è difficile scorgere la direzione, come quella degli uccelli nel cielo.

Buddha, Dhammapada 92

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