Corso Dhātuvibhaṅgasutta di Giuliano Giustarini

Conoscere e trascendere la realtà:
la classificazione degli elementi
nel Dhātuvibhaṅgasutta (Majjhima Nikāya 140)

Corso di Giuliano Giustarini

L’essenza degli insegnamenti del Buddha così come trasmessi da testi antichi e tradizione viva è evidentemente pratica, nelle finalità (la liberazione della mente propria e altrui in vari gradi) e nei mezzi (pratiche cognitive, etiche e meditative). Tuttavia, la stessa prassi contemplativa non si colloca in un vacuum ontologico ma al contrario si coniuga con una precisa rappresentazione di ciò che è. La descrizione della mente e della realtà è non solo il frutto di una visione depurata per mezzo di un lavoro morale e introspettivo, ma anche un insegnamento che forgia e dirige questo stesso lavoro. In altre parole, la pratica determina la visione della realtà e la visione della realtà determina la pratica. Per esempio, l’osservazione di un oggetto con una mente in varia misura stabilita nella concentrazione e spogliata degli impedimenti permette di vedere quello stesso oggetto come intrinsecamente impermanente (anicca), insoddisfacente (dukkha) e privo di un sé separato, solido (anattā); allo stesso tempo, l’insegnamento secondo cui tutte le formazioni (saṅkhāra) sono impermanenti, insoddisfacenti e prive di un sé alimenta quella stessa focalizzazione e chiarezza della mente necessaria alla pratica contemplativa.

Il praticante “fa” la filosofia, il filosofo “fa” la pratica.

All’interno dei discorsi del Buddha conservati in lingua pāli, il Dhātuvibhaṅgasutta si presenta come un privilegiato punto di partenza per questa esplorazione della realtà, offrendo ai discepoli un sintetico ma meticoloso atlante del conoscibile che, in virtù della stretta relazione con gli altri insegnamenti del Buddha, si rivela un prontuario della pratica contemplativa e del sentiero di liberazione in cui essa si colloca.

Nel corso si è letto e commentato  il Dhātuvibhaṅgasutta confrontandolo con altri Sutta come il Mahāhatthipadopamasutta, il Mahārāhulovādasutta e il Satipaṭṭhānasutta.

Ci sono stati incontri con Ajahn Chandapalo abate del Monastero Buddhista Theravada Santacittarama,  e con Prof. Mattia Salvini, Professore di Lingua e Letteratura Sanscrita e di Buddhismo Mahāyāna presso lInternational Buddhist College in Thailandia.

Docenti

Il corso è stato tenuto da: Giuliano Giustarini (PhD Università di Torino)

Ha insegnato filosofia buddhista al programma Buddhist Studies in India per l’Antioch College (U.S.A.) e buddhismo Theravāda e lingua e letteratura pāli alla Mahidol University (Thailandia). Attualmente traduce in italiano il Majjhima Nikāya, continua a supervisionare studenti PhD della Mahidol e insegna corsi di grammatica pāli per la Fondazione Maitreya.

Pubblicazioni recenti:

  • (2021) ‘Intrauterine Dependent Origination: A Translation of the Indakasutta and its Commentaries’, Journal of Indian Philosophy 49 (5):895-912;
  • (2021) ‘On some references of the Buddhapādamaṅgala to the Suttapiṭaka and the Abhidhammapiṭaka’, Kervan, International Journal of Afro-Asiatic Studies, 25/1: 255-268.

Sono previsti incontri con Ajahn Chandapalo abate del Monastero Buddhista Theravada Santacittarama,  e con Prof. Mattia Salvini, Professore di Lingua e Letteratura Sanscrita e di Buddhismo Mahāyāna presso lInternational Buddhist College in Thailandia.

DANA – DONAZIONI

Il corso è stato offerto gratuitamente. È possibile fare una donazione specifica per il corso, indicando se l’importo è per il Prof. Giustarini, per l’Associazione o entrambi.

VAI ALLA PAGINA DELLE DONAZIONI

Materiali

MATERIALI DEL CORSO
Ricordiamo che è ancora possibile accedere ai materiali del corso nella cartella condivisa di Google Drive: 
https://drive.google.com/drive/folders/1oOtni5e1Ytws0253rrOrcZL6wYieFpab?usp=sharing 

Consenso alla ricezione della newsletter

Cliccando su “Iscriviti ora” acconsento al trattamento dei dati personali qui conferiti ai fini dell’invio da parte dell’Associazione Kalaynamitta di comunicazioni relative alla propria attività, inclusi la newsletter, avvisi di eventi.

Potrai sempre revocare il consenso fornito, cliccando sul tasto “Disiscriviti” presente nelle newsletter

Logo Kalyanamitta

In loro non c’è accumulo. Di coloro che conoscono la misura nel cibo,

la cui sfera è il vuoto, il senza-segno, l’affrancamento,

di questi è difficile scorgere la direzione, come quella degli uccelli nel cielo.

Buddha, Dhammapada 92

Fai una donazione

€5

€10

€25

€50

€100

Altro

Contattaci!

Inviaci un messaggio