Questa meditazione parte da alcuni versi del Buddha, ripresi dal Dhammapada, n. 80:
I costruttori di canali
convogliano il flusso dell’acqua;
il fabbro forgia le frecce;
il falegname lavora il legno;
il saggio doma se stesso
Dhammapada, 80. Da “Dhammapada per la contemplazione”, Ajahn Munindo
Meditazione dei Quattro Canali della Consapevolezza
Iniziamo la meditazione assumendo una posizione comoda, con l’intenzione che questa pratica possa essere di beneficio a noi e a tutti gli esseri.
Iniziamo a seguire il respiro, un punto focale per stabilizzare la mente e ancorarci al momento presente, che calma corpo e mente allo stesso tempo.
Man mano che la mente si calma, portiamo la nostra attenzione ai pensieri che emergono, osservandoli senza giudizio. Così come l’acqua di un fiume in piena può portare distruzione, così i nostri pensieri possono condurci verso stati mentali ed azioni non salutari. E proprio come un fiume in piena crea cascate distruttive, mulinelli in cui l’acqua ristagna, così possiamo osservare come i pensieri tendono ad auto-riprodursi e aggrovigliarsi, simili a mulinelli nell’acqua.
I contadini costruiscono canali per imbrigliare l’acqua e far si che un fiume in piena diventi utile senza distruggere, fornendo acqua per bere, per pulirsi, per abbeverare gli animali e fornire acqua alle piante.
Allo stesso modo, con gentilezza e pazienza, lasciamo andare ai pensieri, consentendo loro di scorrere via come acqua corrente. Vedendo i grovigli dissolversi, permettiamo alla mente di fluire liberamente, come un fiume che segue il suo corso naturale.
Per permettere questo flusso naturale, senza ostacoli, possiamo costruire con la mente quattro canali salutari: quelli di gentilezza amorevole (mettā), compassione (karunā), gioia compartecipe (mudita) ed equanimità (upekkha).
Nutriamo pensieri di gentilezza amorevole rivolti a noi stessi e a tutti gli esseri viventi, avvolgendoli in un calore avvolgente di amore incondizionato. Coltivamo la compassione verso noi stessi e gli altri, riconoscendo la sofferenza e desiderando con sincero cuore che essa si allievi.
La gioia compartecipe si manifesta rendendoci conto che tutti noi condividiamo esperienze simili e che la pratica meditativa può unirci e sostenerci a vicenda nel percorso di crescita interiore.
Infine, abbracciamo l’equanimità, accettando ogni esperienza e lasciando andare l’attaccamento ai risultati. Troviamo un punto di equilibrio nella nostra mente, rimanendo calmi e sereni, indipendentemente dalle circostanze esterne.
La meditazione dei Quattro Canali della Consapevolezza ci offre un profondo senso di libertà e armonia interiore. La pratica costante di questa meditazione ci consente di costruire canali ideali per incanalare i pensieri in modo salutare e benefico.
REFERENZE
Meditazione su domare se stessi guidata da Sirimedho Stefano De Luca e registrata nel gruppo di meditazione dell’Associazione Kalyanamitta il 21 luglio 2023.
Dopo la meditazione vi è stata una risposta ad una domanda sugli stati di assorbimento profondo, i jhana:
Foto di copertina di Wynand Uys in Shakawe, Botswana.
Dona il tuo 5x1000 all'Associazione Kalyanamitta APS!
👉👉👉 Puoi donare il 5×1000 scrivendo il nostro codice fiscale sulla tua dichiarazione dei redditi, sezione 5x1000 :
90096630588
Complimenti! Ora sei iscritto/a!