Con questa meditazione sui sensi e l’equanimità esploriamo in profondità le porte dei sensi per osservare la nascita dei disturbi e della concatenazione dei pensieri disturbanti.

La meditazione è un viaggio intimo attraverso i paesaggi della mente e dell’anima, prendendo spunto dal sutta MN 137, noto come Salâyatanavibhanga Sutta, “L’analisi dei campi dei sei sensi”, e ci offre una mappa dettagliata per esplorare i meandri delle nostre esperienze sensoriali.

Le Porte dei Sensi

Ognuno di noi interagisce con il mondo esterno attraverso le sei porte dei sensi: gli occhi, le orecchie, il naso, la lingua, il corpo e la mente. Queste porte sono continuamente inondate da stimoli – immagini, suoni, odori, sapori, sensazioni tattili e pensieri. La chiave per comprendere la nascita dei disturbi e la spirale dei pensieri perturbatori è osservare attentamente come reagiamo a questi stimoli.

La Nascita dei Disturbi

Attraverso la meditazione profonda sui sensi, diventiamo testimoni di come alcuni stimoli sfocino in reazioni emotive e mentali, dando origine a disturbi come desiderio, avversione, confusione e così via. Un suono può evocare nostalgia, una vista può scatenare desiderio, un pensiero può portare alla rabbia. Invece di essere schiavi di queste reazioni automatiche, possiamo osservare la loro nascita, crescita e dissoluzione.

Le Quattro Dimore Incommensurabili

Fortunatamente, il Dharma non ci lascia senza strumenti di fronte a questi turbamenti. Le quattro dimore incommensurabili, o Brahmavihara, sono qualità del cuore che possiamo coltivare come antidoti ai disturbi. La gentilezza amorevole dissolve l’avversione, la compassione combatte l’indifferenza, la gioia compartecipe contrasta l’invidia, e l’equanimità stabilizza la nostra mente tra gli alti e bassi della vita.

Verso l’Equanimità

Con la pratica costante, impariamo a rispondere agli stimoli sensoriali non con reazioni impulsive, ma con consapevolezza e comprensione. Mentre infondiamo gentilezza amorevole, compassione e gioia compartecipe nelle nostre esperienze, i disturbi iniziano a placarsi. Alla fine, ci avviciniamo alla calma serena dell’equanimità, dove accettiamo ogni esperienza – piacevole o spiacevole – con una profonda pace e stabilità interiore.

La meditazione sui sensi e l’equanimità, basata sul Salâyatanavibhanga Sutta, ci invita a esplorare il nostro mondo interno con cura e attenzione, permettendoci di vivere con maggiore consapevolezza, profondità e armonia.

REFERENZE

Meditazione sui sensi e l’equanimità guidata da Sirimedho Stefano De Luca  e registrata nel gruppo di meditazione dell’Associazione Kalyanamitta il 13 ottobre 2023.

Dopo la meditazione vi sono state delle riflessioni sullo stesso tema dei disturbi e l’equanimità:

Foto di copertina di Quino Al.