Un aspetto importante della meditazione è l’investigazione sull’impermanenza, l’osservazione del continuo mutare delle condizioni, delle aggregazioni degli oggetti – incluso il nostro corpo, dei pensieri e delle emozioni.
Dal punto di vista razionale, questa è una cosa molto semplice: sappiamo che il nostro corpo è diverso da quello di quando eravamo neonati e capiamo, anche se con maggiore fatica, che il nostro corpo è radicalmente diverso di quello di dieci anni fa. Fa fatica credere che le cellule del nostro fegato si rinnovano completamente ogni due anni, che i muscoli ogni 15 anni sono del tutto nuovi, che i bronchi si rinnovano ogni dieci giorni e che anche le ossa dello scheletro sono in continuo rinnovamento.
Ma con la meditazione possiamo andare oltre il nostro corpo così come lo vediamo, ed indagare anche su come era il nostro corpo prima della sua nascita, del suo concepimento, e dopo la sua morte. È proprio questo il tema di questa meditazione guidata.
Meditazione sulle età del corpo
Iniziamo prendendo una posizione comoda.
Portiamo quindi la consapevolezza sul nostro corpo, dalle piante dei piedi fino alla cima della testa.
Visualizziamo il nostro corpo, il nostro viso, nel modo migliore che ci riesce.
Proviamo quindi a visualizzare il nostro corpo progressivamente all’indietro: cinque anni fa, dieci anni, quando eravamo adolescenti, quando eravamo bambini, quando eravamo neonati. Per ogni età proviamo a visualizzare al meglio il nostro corpo di quel momento e chiediamo se quel corpo era il nostro, è il nostro stesso corpo di ora, di questo momento presente, se il nostro ego, la nostra personalità di quel momento è la stessa di quella di ora, di questo momento presente.
Proviamo ad andare oltre, visualizzando il nostro viso prima ancora che nascessero i nostri genitori.
Ritorniamo al nostro corpo attuale, ripassando velocemente il nostro corpo da neonato, da bambino, da adolescente e così via, fino al nostro corpo attuale. Aiutiamoci con il respiro e rimaniamo stabili qui.
Procediamo a visualizzare il nostro corpo nel futuro, fino ad arrivare alla nostra vecchiaia. Di nuovo, per ogni età proviamo a visualizzare al meglio il nostro corpo di quel momento e chiediamo se quel corpo era il nostro, è il nostro stesso corpo di ora, di questo momento presente, se il nostro ego, la nostra personalità di quel momento è la stessa di quella di ora, di questo momento presente.
Arriviamo a visualizzare il nostro corpo, il nostro viso, cento anni dopo la nostra morte.
Ritorniamo quindi al nostro corpo attuale e gentilmente usciamo dalla meditazione.
Referenze
Meditazione sulle età del corpo di Sirimedho Stefano De Luca registrata nel gruppo di meditazione dell’Associazione Kalyanamitta il giorno 23 settembre 2022.
“Com’era il tuo viso prima della nascita dei tuoi genitori?” è un famoso koan Zen del Patriarca Huìnéng.
A questa meditazione sono seguite delle riflessioni sullo stesso tema.
Foto di copertina di LOGAN WEAVER | @LGNWVR
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