Questa meditazione si basa su un insegnamento del monaco Ajahn Jayasāro, che ogni settimana ci invia due brevi insegnamenti scritti a mano, chiamati “Nutrimenti del Cuore”, che poi traduciamo insieme a un team per pubblicarli sui nostri canali, Se sei interessato, puoi chiederci come riceverli compilando il forma sulla pagina dei gruppi di meditazione, con le istruzioni per riceverle su WhatsApp o Telegram.
L’insegnamento sulle necessità
Molti giovani d’oggi sono dipendenti dai videogiochi. Non c’è da stupirsene: i giochi sono progettati per creare dipendenza. Non importa quanto una persona possa essere intelligente, senza la protezione della consapevolezza la mente è facilmente manipolabile.
Vorrei condividere il mio consiglio con chi mostra una dipendenza, ed è quello di portare il gioco ad un livello superiore. Consideriamo che, se qualcuno può giocare a un gioco senza diventarne dipendente, allora ha conseguito la vittoria finale: ha vinto sull’ideatore del gioco.
Dato che è difficile per i tossicodipendenti riconoscere la propria dipendenza, quali sono i segnali che dovrebbero cercare? Suggerirei di notare dove trascurano altri settori della vita. Ad esempio, non dormire abbastanza, non mangiare cibi sani a orari prestabiliti, trascurare l’esercizio fisico, trascurare le responsabilità verso la famiglia, trascurare il lavoro scolastico, trascurare lo sviluppo delle competenze sociali necessarie nel mondo degli adulti. Vincere la partita significherebbe giocare in modo che dia divertimento ma eviti conseguenze negative sulla salute fisica e mentale, sui rapporti familiari e sulla propria istruzione in generale.
I giochi ci danno un senso di organizzazione. Ci immergono in piccoli mondi che sembrano avere un significato, e ci danno uno scopo. Quali sono le necessità che il gioco cerca di soddisfare? Perché non ricercare un modo migliore per realizzarle?
Ajahn Jayasāro, Nutrimento del Cuore, 3 ottobre 2023
Meditazione sulle necessità
La meditazione inizia sulla centratura del corpo e della mente, portando l’attenzione sul corpo e sul respiro.
Quindi possiamo riflettere su una necessità o un desiderio che abbiamo provato recentemente, con un’attività che ci ha molto coinvolto. Può essere una qualche attività quotidiana, uno sport, un gioco, vedere una serie televisiva, scegliamo quella che ci ha più coinvolti.
Portiamo quindi nella mente queste domande: “Da dove nasce questa necessità?”, “Come si manifesta nel corpo e nella mente?”, “È una necessità di base o è influenzata dalle condizioni esterne e dalle aspettative sociali?”. Dopo aver posto le domande, rimaniamo in attesa paziente della formazione delle risposte, senza voler forzare e senza perderci dietro le storie che i pensieri possono innescare.
Osserviamo se questa necessità, questa attività, sia sempre stata con noi, e se lo sarà sempre. Possiamo osservare come in realtà molte delle necessità che percepiamo sono effimere e cambiano nel tempo.
Possiamo inviare un pensiero di gentilezza verso chi ha le stesse necessità, e anche a noi stessi.
Riflettiamo su un modo in cui possono soddisfare queste necessità su cui abbiamo meditato in maniera più sana e consapevole nella vita quotidiana.
Concludiamo con tre respiri profondi.
REFERENZE
Meditazione sulle necessità guidata da Sirimedho Stefano De Luca e registrata nel gruppo di meditazione dell’Associazione Kalyanamitta il 6 ottobre 2023.
Dopo la meditazione vi sono state delle riflessioni sullo stesso tema delle necessità:
Foto di Jamie Street.
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