Il 6 marzo, Sirimedho Stefano De Luca ha tenuto una conferenza dal titolo “Pratica dell’esperienza estetica tra ideale e senso d’urgenza”, parte del seminario su “Esperienza estetica e cammino spirituale nel Buddhismo” curato da Giuliano Giustarini.
La conferenza è stata l’introduzione del seminario, a cui seguiranno interventi di accademici sul tema dell’esperienza estetica.
E’ qui disponibile il video della conferenza:
Sono disponibili le slide usate per la presentazione.
Pratica dell’esperienza estetica
La presentazione parte da questo testo dei Jātaka per interrogarsi in che modo l’esperienza estetica possa portare all’urgenza (samvega) della pratica:
[Il principe Yuvanjana] un giorno, di buon mattino, montò sul suo splendido carro e circondato da grande splendore andò a divertirsi in un parco. Sulle cime degli alberi, sulle cime dell’erba, alle estremità dei rami, su tutte le ragnatele e i fili, sulle punte dei giunchi, vedeva le gocce di rugiada pendere come tanti fili di perle. “Amico auriga”, chiese, “che cos’è questo?” “Questo, mio signore”, rispose, “è ciò che cade quando fa freddo, e lo chiamano rugiada”.
[…]
La sera, mentre tornava a casa, non la vide più. “Amico auriga”, disse, “dove sono le gocce di rugiada? Adesso non le vedo”. “Mio signore” disse l’altro, “come il sole sorge più in alto, la rugiada si dissolve e affonda nel terreno.” Sentendo ciò, il principe fu angosciato e disse: “La vita di noi esseri viventi è modellata come gocce di rugiada sull’erba. Devo liberarmi dall’oppressione della malattia, della vecchiaia e della morte; Devo prendere congedo dai miei genitori e rinunciare al mondo.”
460. Yuvanjaya Jātaka, trad. dall’inglese disponibile su SuttaCentral
Si discute inoltre della pratica dei kasina. La meditazione dei kasina è descritta con cura nel Visuddhimagga di Buddhaghosa (cap. IV, 21 e seg.). Può avvenire portando l’attenzione su un disco che rappresenta l’oggetto di meditazione.
In conclusione, dove ci porta concentrare l’attenzione su elementi sensoriali quali i kasina, meditare sulla natura, focalizzarci sui simboli del Buddha, ascoltare poesie o osservare opere d’arte?
L’obiettivo degli insegnamenti del Buddha è quello di condurci all’illuminazione: anche l’esperienza estetica avrà questo scopo
L’urgenza che proviamo quando rimaniamo colpiti da un’opera d’arte o da qualcosa percepita come tale nasce da una serie di elementi congiunti:
- CONSAPEVOLEZZA: siamo consapevoli dell’oggetto e dell’esperienza estetica che stiamo provando
- CONOSCENZA: sulla base della nostra pratica e studio, riconosciamo elementi del Dharma nell’esperienza estetica che stiamo avendo
- CONOSCENZA INTUITIVA: qui facciamo il salto verso nuova conoscenza appresa per via diretta
- URGENZA: questa nuova conoscenza ci sollecita a procedere nella via del Dharma
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