Ci sono momenti della nostra vita in cui viviamo delle grandi difficoltà, talmente grandi che la nostra mente si riempie di pensieri negativi: paura, rabbia, critiche verso noi stessi e verso le persone a noi più care… È come se ci trovassimo in una casa che va a fuoco, piena di fumo, e respirassimo soltanto quel fumo.

E in effetti quando la nostra mente è piena di rabbia ed odio, di paura e sgomento, è proprio come se ci stessimo intossicando, l’intossicazione che arriva dai tre veleni di attaccamento, avversione ed ignoranza.

Attaccamento, perché vorremo conservare il nostro stato precedente anche se evidentemente ci sono state condizioni che ce lo impediscono. Avversione, perché non vogliamo avere alcuna situazione difficile che ci si sta presentando. Ignoranza, perché leghiamo tutto quelle che succede ad un nostro io stabile, non soggetto agli inevitabili cambiamenti e ai risultati delle nostre azioni, al nostro karma.

Per uscire da questa situazione di intossicamento, da questa stanza piena di fumo, possiamo suare la meditazione di gentilezza amorevole, mettā. Possiamo inviare gentilezza e benevolenza verso noi stessi, che in quel momento ne abbiamo così tanto bisogno, ma anche a tutte le persone che ci sembra che ci abbiano condotto verso una condizione difficile.

In questo modo riusciamo pian piano a cambiare prospettiva, non sentirci più affondanti nel fumo, e possiamo iniziare un processo di disintossicazione che ci porta a vedere le cose in un modo più sereno, utile per affrontare le difficoltà anche oggettive che stiamo vivendo.

Per rendere ancora più forte questo aiuto, possiamo ricorrere ai Tre Rifugi, nel Buddha, nel Dharma e nel Sangha. Possiamo iniziare proprio da quest’ultimo elemento, il Sangha, la comunità, intesa sia come quadruplice comunità di monaci, monache, praticanti laici e praticanti laiche. Con il supporto di una persona esterna potremo calmarci e mettere meglio in prospettiva ciò che ci sta succedendo.

Con il rifugio del Dharma, potremo basarci e radicarci nella pratica, sia della meditazione formale che di quella informale in ogni momento della nostra vita, e così vivere almeno qualche attimo di serenità, che potrà essere un buon seme da portare verso l’uscita dalle nostre difficoltà.

Con il rifugio del Buddha possiamo prendere spunto dalla sua vita, in cui ci sono stati momenti di seria difficoltà, addirittura con il rischio di essere ucciso dal cugino Devadatta. Già vedere una statua o una immagine del Buddha ci può portare serenità, che è proprio quello di cui abbiamo bisogno.

Nell’audio si parte da un’esperienza concreta per approfondire questi temi.

Sirimedho e le riflessioni sui momenti difficili
Sirimedho con la maglia di cui si parla nelle riflessioni

Referenze

Riflessioni sui momenti difficili e mettā di Sirimedho Stefano De Luca  registrate nel gruppo di meditazione dell’Associazione Kalyanamitta il giorno 18 novembre 2022.

Un libro magnifico sulla gentilezza amorevole è quello di Ajahn Pasanno, “Abundant, Exalted, Immeasurable”, disponibile per il download gratuito in inglese sul sito del Forest Sangha.

Le riflessioni di Dharma sono state precedute da una meditazione guidata sullo stesso tema:

Foto di copertina dki Sudhakar Chandra, Ghora katora hill, Ghora Katora, Bihar, India.