Una persona dell’associazione Kalyanamitta ha chiesto se i sentimenti si potessero controllare soltanto quando non li si ha.
ci siamo chiesti cosa siano esattamente i “sentimenti” e se possiamo controllarli o meno, e più in generale quanto possiamo controllare gli oggetti mentali.
In queste riflessioni di Dharma, ci siamo chiesti cosa siano esattamente i “sentimenti”.
Nel Buddhismo si parla di sensazioni (vedana) e sono considerati come manifestazioni transitorie che emergono dalla nostra mente e dal nostro cuore, influenzati dalla nostra percezione delle esperienze. Essi possono oscillare tra piacere e dolore, desiderio e repulsione, o possono essere neutri. Tuttavia, indipendentemente dalla loro natura, tendono a sorgere e svanire, proprio come le onde nell’oceano. I sentimenti possono anche rientrare dell’ambito delle formazioni mentali, i sankhara, quali i pensieri, i desideri, le emozioni, i ricordi…
Quando ci chiediamo se possiamo controllare i sentimenti, la risposta non è semplice. Se cercassimo di reprimere o negare un sentimento, potremmo scoprire che esso si intensifica. Al contrario, se ci permettiamo di osservarlo senza giudizio, potrebbe gradualmente diminuire o trasformarsi. Il controllo, in questo contesto, potrebbe non riguardare tanto la soppressione, quanto piuttosto la consapevolezza e la comprensione.
E qui entriamo nel cuore della riflessione, prendendo spunto dai versi del Dhammapada, un antico testo buddhista. Il Buddha, attraverso queste parole poetiche, ci offre una preziosa metafora. Una mente inconsapevole è paragonata a una capanna con un tetto mal impagliato, dove la pioggia delle passioni può facilmente penetrare. Queste “passioni” possono essere sentimenti intensi come la rabbia, la gelosia o il desiderio. Se non siamo consapevoli di questi sentimenti quando sorgono, essi possono allagare la nostra mente, proprio come la pioggia allaga una capanna.
Tuttavia, il Buddha ci suggerisce anche una soluzione. Una mente consapevole è come una capanna con un tetto ben impagliato. Quando siamo veramente presenti e attenti ai nostri sentimenti, senza reagire impulsivamente o identificarci con essi, possiamo proteggere la nostra mente dalla tempesta delle passioni. La consapevolezza diventa il nostro scudo, la nostra difesa contro l’assalto dei sentimenti tumultuosi.
13. Come la pioggia penetra in una capanna il cui tetto non è ben impagliato,
così le passioni si insinuano
in una mente inconsapevole.
14. Ma una mente consapevole è come una capanna
dal tetto ben impagliato.
Buddha, Dhammapada
Durante le riflessioni di Dharma abbiamo anche citato le stelle. Casualmente il giorno dopo ho trovato questa foto, presa dal Il telescopio spaziale James Webb che mostra l’immagine di una stella appena nata, Herbig-Haro HH12 (immagine della NASA):

REFERENZE
Riflessioni sui sentimenti e il loro controllo di Sirimedho Stefano De Luca registrate nel gruppo di meditazione dell’Associazione Kalyanamitta il 15 settembre 2023.
Le riflessioni sono state precedute dalla meditazione silenziosa guidata:
Foto di copertina di abhijeet gourav, India.
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