Il terremoto in Turchia e Siria ha prodotto una grandissima devastazione, uccidendo finora più di 20.000 persone e lasciando innumerevoli persone senza casa e più di 5.000 bambini senza genitori.
Di fronte a questa devastazione è difficile non essere scioccati e non sentirsi alla mercé degli eventi, e ci chiediamo cosa possiamo fare per aiutare queste povere persone che si sono ritrovate da un giorno all’altro a morire all’improvviso o a perdere cari, abitazioni e averi.
Per questo abbiamo dedicato l’incontro alle vittime, dedicandogli i meriti (in pāli: puñña) prodotti dalla nostra pratica, ed invito chiunque ascolterà queste riflessioni a fare altrettanto. Mettere in comune le proprie azioni virtuose con gli altri aiuta a sviluppare la compassione e la generosità e a creare legami positivi con gli altri esseri umani. Inoltre, la condivisione di puñña può anche aumentare l’effetto positivo delle proprie azioni, poiché si genera una reazione a catena di benevolenza e virtù. La condivisione di puñña è quindi vista come un modo per creare un mondo più pacifico e armonioso e per aiutare se stessi e gli altri a progredire spiritualmente.
Nell’audio si prende in esame il bilanciamento tra la compassione e la saggezza di sapere che non vi sono davvero persone con un’identità immutabile.
Referenze
Riflessioni sul terremoto in Turchia e Siria di Sirimedho Stefano De Luca registrate nel gruppo di meditazione dell’Associazione Kalyanamitta il 20 gennaio 2023.
Le riflessioni sono state precedute dalla meditazione sul respiro, Anapanasati passi 1-9
Foto di copertina: Un edificio crollato a Kahramanmaras, vicino all’epicentro, nel sud-est della Turchia – Reuters, tratta da un articolo sull’Avvenire.