Ogni anno si festeggia la festa del Vesak, la più importante celebrazione per i buddhisti di tutto il mondo. Durante questa festa, celebriamo la nascita, l’illuminazione e la morte (parinibbana) del Buddha storico Siddhārtha Gautama (in sanscrito, in pali: Siddhattha Gotama).

Il Vesak ci offre l’opportunità di contemplare le profonde qualità del Buddha e di ispirarci alla sua saggezza e compassione. Il Buddha è stato un maestro illuminato che ha scoperto la via per la cessazione del dolore e l’ottenimento della pace interiore. I suoi insegnamenti ci guidano verso una comprensione profonda della realtà e ci offrono strumenti preziosi per coltivare la consapevolezza e la compassione nelle nostre vite.

Si festeggia tipicamente il Vesak in un monastero, tempio o un centro di pratica, per beneficiare della vicinanza di altri praticanti. Per chi non può accedere a questi luoghi, è possibile comunque farlo anche individualmente.

Molti praticanti scelgono di girare tre volte intorno a una statua del Buddha o un albero, raffigurando il Buddha stesso. Questo gesto simbolico rappresenta un omaggio al Buddha e un’opportunità per riflettere sulle sue qualità e sulle nostre aspirazioni di sviluppare simili qualità nella nostra vita.

Durante questa pratica, è comune recitare i mantra Buddho, Dhammo e Sangho. Il mantra Buddho ci richiama alla presenza e alla saggezza del Buddha. Il mantra Dhammo ci ricorda gli insegnamenti del Buddha e l’importanza di seguirli nella nostra vita quotidiana. Il mantra Sangho ci connette alla comunità dei praticanti buddhisti e all’ispirazione collettiva nella ricerca del risveglio.

Mentre giriamo intorno alla statua del Buddha o all’albero, possiamo farlo con gratitudine e rispetto, riconoscendo l’influenza benefica del Buddha nelle nostre vite. Possiamo riflettere sulle qualità che il Buddha ha incarnato, come la saggezza, la compassione, la pazienza e l’amorevole gentilezza, e cercare di coltivarle nel nostro cammino spirituale. Si potranno fare tre giri in piena consapevolezza, una volta recitando il mantra Buddho, una volta recitando il mantra Dhammo e una volta recitando il mantra Sangho.

La celebrazione del Vesak ci offre un momento di profonda riflessione e connessione con la saggezza del Buddha. Può essere un’opportunità per rinnovare il nostro impegno verso la pratica buddhista e per ricordarci di vivere in armonia con gli insegnamenti del Dharma.

Che tu scelga di celebrare il Vesak da solo o in compagnia, l’importante è dedicare del tempo a riflettere sul significato profondo di questa festa e ad approfondire la tua pratica buddhista. Che il Vesak possa essere un’occasione per coltivare la consapevolezza, la compassione e la saggezza nella tua vita, portando così beneficio a te stesso e agli altri.

Durante le riflessioni si è parlato dei paccekabuddha, coloro che raggiungono l’illuminazione da soli, senza l’uso di insegnanti o guide, vedendo e comprendendo l’origine dipendente. Raggiungono l’illuminazione senza aver conosciuto altrimenti il Darma, o per la loro distanza dalle fonti o perché nascono in epoche in cui non ci sono Buddha e gli insegnamenti buddhisti sono perduti. «L’idea di un Paccekabuddha… è interessante, in quanto implica che anche quando le quattro verità non sono predicate esistono ancora e possono essere scoperte da chiunque faccia il necessario sforzo mentale e morale».(Charles Eliot, Hinduism and Buddhism) Molti paccekabuddha possono sorgere in una sola volta.

Secondo la scuola Theravada, i paccekabuddha (“colui che ha raggiunto la suprema e perfetta intuizione, ma che muore senza proclamare la verità al mondo”) non è in grado di insegnare il Dhamma, che richiede l’onniscienza e la suprema compassione di un sammāsambuddha, che può anche esitare a tentare di insegnare. (da Wikipedia)

REFERENZE

Riflessioni sul Vesak e i suoi mantra di Sirimedho Stefano De Luca, registrate nel gruppo di meditazione dell’Associazione Kalyanamitta il 26 maggio 2023.

Le riflessioni sono state precedute da una meditazione sulla Conoscenza Consapevole

Foto di copertina di CLAUDIO MOTA.