Queste riflessioni sulla mente radiosa e la gentilezza partono da alcuni brevi insegnamenti del Buddha che si trovano nella sezione degli insegnamenti numerici, l’Aṅguttara Nikāya. È una sezione divisa per il numero di argomenti trattati.
AN 1.51 e segg. “Schiocco di dita”
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“Questa mente, mendicanti, è radiosa; ma è corrotta da corruzioni passeggere. Una persona comune, ignorante [del Dhamma], non lo capisce davvero. Quindi dico che la persona comune, ignorante, non ha sviluppo della mente”.
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“Questa mente, mendicanti, è radiosa, ed è liberata dalle corruzioni passeggere. Un nobile discepolo istruito [nel Dhamma] lo capisce davvero. Perciò dico che il nobile discepolo istruito ha sviluppato la mente”.
53
“Se, mendicanti, un mendicante coltiva una mente d’amore anche solo per uno schiocco di dita, è chiamato mendicante che non manca di assorbimento [arittajjhāna, uno stato meditativo; soprattutto uno dei quattro stadi di assorbimento in meditazione], che segue le istruzioni del Maestro [il Buddha], che risponde ai consigli e che non mangia il l’elemosina del paese invano. Quanto più coloro che lo fanno per molto!”
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“Se, mendicanti, un mendicante sviluppa una mente d’amore anche solo per uno schiocco di dita, è chiamato mendicante che non manca di assorbimento, che segue le istruzioni del Maestro, che risponde ai consigli e che non mangia il l’elemosina del paese invano. Quanto più coloro che lo fanno per molto!”
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“Se, mendicanti, un mendicante si concentra su una mente d’amore anche per uno schiocco di dita, si chiama mendicante che non manca di assorbimento, che segue le istruzioni del Maestro, che risponde ai consigli e che non mangia invano l’elemosina del paese. Quanto più coloro che lo fanno per molto!”
AN 1.51 e segg. “Schiocco di dita”
Questa correlazione tra la mente radiosa e la mente d’amore, di gentilezza amorevole, in pāli mettācittā, è particolarmente utile nella nostra pratica. Lo sviluppo della gentilezza amorevole va oltre il già importante sviluppare un modo di vedere gli altri e noi stessi, ma ci può condurre a sviluppare una mente radiosa, una mente capace di illuminare noi stessi e tutte le altre persone, gli altri esseri.
Per questo il Buddha ci dice che anche sviluppando per un solo attimo, per il tempo di uno schiocco di dita, questa mente d’amore possiamo dire di aver ben praticato. E ci invita prima a coltivarla, svilupparla e metterla in azione con la concentrazione, con il pensiero.
Nelle riflessioni si commentano questi passi mettendoli in correlazione con la pratica di gentilezza amorevole (mettā).
Referenze
Riflessioni sulla mente radiosa e la gentilezza a amorevole (mettā) di Sirimedho Stefano De Luca registrate nel gruppo di meditazione dell’Associazione Kalyanamitta il giorno 4 novembre 2022.
Il testo usato per il sutta è la traduzione dall’inglese da Bhikku Sujato, su Suttacentral. Esiste anche una traduzione italiana su Canonepali.net.
Le riflessioni di Dharma sono state precedute da una meditazione guidata sullo stesso tema:
Foto di copertina di Mayur More, presa a Gaya, Bihar, India.
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